Le statistiche 2011 del fotovoltaico in Italia

fotovoltaico_italiaNel  corso del Solarexpo a Verona sono stati presentati dal GSE i dati del fotovoltaico relativi al 2011: numeri importanti indice che la strada seguita è quella giusta, ma il settore è a rischio con il  V° Conto Energia.

A livello mondiale il fotovoltaico ha coperto il 33% della domanda nel 2011, in Italia con gli oltre 340 mila impianti presenti la producibilità elettrica da fotovoltaico è stimabile in quasi 17 TWh/anno (solo 5 anni fa era di 0,039 TWh).

Il mercato italiano delle rinnovabili è passato da una potenza di 18,3 GW del 2000 (per il 91% rappresentata dalla fonte idroelettrica) a 41,3 GW nel 2011, con un incremento del 125%, con il 75% di questo aumento (23 GW) registrato solo negli ultimi 4 anni. La parte del leone l’ha giocata il fotovoltaico che oggi (fine 2011) rappresenta il 31% di questa potenza di energie pulite (l’idroelettrico passa a una quota del 43%). Se nel 2000 la produzione elettrica da fonti rinnovabili era di 51 TWh (mld di chilowattora), nel 2011 è arrivata a 84 TWh: questo differenziale di produzione, pari a 33 TWh, è dovuto pressoché totalmente a eolico, solare FV e bioenergie (oggi il 38% del totale).

Nel 2011 l’Italia ha installato 9.300 MW fotovoltaici, che includono però anche impianti per 3.500 MW compresi nel decreto ‘salva Alcoa’ (realizzati entro la fine del 2010 e allacciati in rete entro il 30/6/2011) e che hanno beneficiato degli elevati incentivi del 2° conto energia. La potenza FV annuale del nostro Paese ha rappresentato più del 33% di tutto il mercato mondiale del 2011 e quello italiano è diventato il primo mercato mondiale dell’anno davanti alla Germania che comunque conserva il primato per potenza cumula con 24.700 MW installati; l’Italia è seconda con 12.700 MW (a maggio 2012 ha superato 13.160 MW).

Una quantità di produzione che secondo l’Autorità per l’Energia e diversi analisti ha portato effetti nuovi sul sistema elettrico: prima dell'esplosione del fotovoltaico dell'ultimo anno alla Borsa elettrica c'erano due picchi di prezzo, uno di giorno, verso le 11 di mattina, e uno di sera, verso le 18-20. Ora il picco delle 11 di mattina è praticamente scomparso (anche se quello serale è stranamente aumentato di molto). La spiegazione è che il fotovoltaico, assieme alle altre rinnovabili, producendo a costi marginali nulli (non serve più   combustibile per dare un kWh in più), di giorno fa concorrenza alle centrali tradizionali e riesce a contenere il prezzo dell'energia. Si tratta dell’effetto peak shaving che nel 2011 ha fatto risparmiare 400 milioni di euro.

Circa il 65% della potenza degli impianti FV è connesso al settore industriale, una quota che cala al 13% sia per l’agricoltura che per il terziario; nel residenziale si scende al 9%.

In Toscana gli impianti al 14/05/2012 sono 18'426 per una potenza di 486 MW, mentre nella Provincia di Siena sono 1'369 (38 MW).

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