Parliamo di un dettaglio dell’involucro della casa troppo spesso tralasciato: il davanzale.
E’ uno dei punti critici della finestra perché, se mal realizzato, rischia di vanificare le prestazioni di un infisso nuovo (per il quale magari abbiamo anche speso diversi soldi) e di comportare delle consistenti dispersioni di calore. Praticamente in tutti gli edifici esistenti (e talvolta anche in quelli nuovi..) è passante, ossia realizzato senza nessun tipo di taglio termico tra elemento interno ed esterno o addirittura costiuito da un’unica lastra di pietra.
Questo fa si che la soglia si comporti come una sorta di aletta di raffreddamento (come quelle dei motori), che permette un grande scambio di calore tra l’esterno e l’interno dell’abitazione e costituendo così un gravoso ponte termico, possibile causa di muffa e condensa, oltre che di maggiori consumi e minore comfort.
Per risolvere questo problema basterebbe adottare pochi e semplici accorgimenti, diversi a seconda del tipo di fabbricato e del tipo di intervento che stiamo eseguendo (edificio nuovo, ristrutturazione, cappotto esterno o interno..).
Ad esempio se deve essere realizzato un cappotto esterno va prevista la posa di isolante anche sotto il piano di posa del davanzale, in materiale che abbia una buona resitenza alla compressione (va benissimo un xps ad alta densità), da raccordare successivamente con il cappotto verticale e il giunto termico posto sotto il lato inferiore dell’infisso, in modo da dare continuità alla coibentazione (disegno di lato e immagine sottostante); stesso accorgimento può essere preso anche in caso di coibentazione interna.
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Riqualificazione energetica ed energie alternative

Risparmio Energetico
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La percentuale delle fonti energetiche impiegate per la copertura della domanda nel 2011 è stata caratterizzata, rispetto all'anno precedente, dalla riduzione della quota del petrolio dal 38,5 al 37,5% e di quella del gas naturale dal 36,2 al 34,6% e dall'aumento della quota dei combustibili solidi dall'8 al 9%. Si è inoltre riscontrato un lieve aumento delle importazioni nette di energia elettrica dal 5,2 al 5,5% e un significativo incremento dell'apporto delle rinnovabili, cresciute dal 12,2 al 13,3%.
Inoltre, il Rapporto mette in evidenza un miglioramento nel 2010 dell’efficienza energetica nel nostro Paese di oltre 1 punto percentuale rispetto al 2009.
La fibra di cellulosa è un materiale di isolamento forse ancora poco conosciuto ma molto interessante e dalle molteplici qualità ed applicazioni.
Viene utilizzata sotto forma di fiocchi ed è composta al 90% da cellulosa, ossia carta di giornale riciclata proveniente dalle eccedenze delle tipografie (i ritagli non utilizzati) quindi con scarsa presenza d'inchiostro (privo di piombo) che garantisce un prodotto di qualità, ecologico e non inquinante. La carta viene impastata con sali di boro, minerale naturale presente sulla terra in giacimenti (presenti anche nel sale marino) che rendono i fiocchi di cellulosa ignifughi, proteggono contro l'insorgenza di muffe, funghi, roditori e parassiti e impediscono l'invecchiamento del prodotto.
La cellulosa è quindi un materiale ecologico essendo composto quasi interamente da materiali riciclati, atossico (provenendo da materie naturali e privo di sostanze nocive), è inodore ed ha capacità di assorbimento e regolazione dell’umidità (è completamente traspirante e funziona come equilibratore igrometrico), cioè è capace d’immagazzinare l’acqua e restituirla quando il clima diventa più secco. In questa maniera gli interni non sono mai né troppo secchi né troppo umidi (è in grado di assorbire fino al 20% circa di umidità senza perdere le sue caratteristiche isolanti).
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